When darkness comes [Be Still and know that I’m with You…]

Kakashi, Tenzo, Verde, Fluff, One Shot

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    Altra breve One Shot molto dolciosa! ♥ Ispirata alla stupenda canzone Be Still dei The Fray che io AMO in maniera particolare! La volevo scrivere già da tempo una cosa così, anche se in origine doveva essere Tenzo ad avere un incubo ed essere consolato poi da Kakashi! XD Ho pensato di fare il contrario perché Kakashi raramente si mostra fragile dinanzi i compagni, e mi piaceva che accadesse proprio mentre era in compagnia di Tenzo! ♥ Spero vi piaccia, baciuzzi! ^ O ^

    P.S. Prima o poi la rossa arriverà ehe, adesso sono in fase fluffosa-dolciosa con Tenzo giovane, pazientate! XD




    When darkness comes
    [Be Still and know that I’m with You…]



    “Kakashi…”
    Eccola, per l’ennesima volta. L’immagine del suo volto distrutto dal dolore, le labbra macchiate di sangue. I suoi grandi occhi appena sfiorati dalle lacrime. E la sua voce che lo chiamava, flebile pronunciava il suo nome. Prima che ogni cosa venisse immersa nel buio, nel sangue. Nel terrore.

    Kakashi spalancò gli occhi atterrito, scattando subito a sedere come se fosse stato appena pugnalato. Quanti mesi erano che non rifaceva quel dannato sogno? Tanti, troppi. Il senso di colpa gli aveva dato tregua per un lungo periodo, per poi tornare a farsi sentire più vivido che mai. Si osservò la mano, quella mano. La stessa che aveva trafitto il petto di Rin. La mano che per quanto lavava, ci vedeva sempre del sangue sopra, impossibile da togliere. La colpa non si lava, ma Kakashi non poteva fare a meno di provarci e riprovarci.
    “Senpai… stai bene?” Nell’oscurità della foresta, una voce assonnata lo sorprese.
    “Tenzo…”
    Il giovane che da poco era entrato nella sua squadra, il ragazzino clonato dalle cellule del primo Hokage. Siccome gli dormiva accanto, si doveva essere accorto del brusco risveglio di Kakashi. Anche se era un moccioso di tredici anni, era in gamba.
    “Senpai, va tutto bene?”
    Kakashi non se la sentiva di condividere questo dolore con lui. Non ora almeno. Si lasciò ricadere nel suo sacco a pelo, sospirando piano. Puntando l’unico occhio al cielo stellato sopra di loro.
    “Sì, tutto ok…” Voltandosi appena gli mostrò un abbozzo di sorriso. Ma Tenzo corrugò la fronte, poco convinto.
    “Lo sai senpai, anche io faccio spesso degli incubi…” mentre lo diceva non guardava direttamente l’interessato, ma fissava dinanzi sé, l’oscurità. Seduto, le braccia strette attorno le ginocchia. Un velo di incertezza nella sua voce.
    “Ah sì?” Ribatté rimanendo sul vago Kakashi. Non era certo di volersi far coinvolgere in questa discussione. Ma non se la sentiva nemmeno di girarsi e ignorarlo.
    “Mh… a volte sogno di essere ancora rinchiuso dentro quell’enorme provetta… immerso in quel disgustoso liquido verde, pregando di non morire…” Non c’era rabbia nelle sue parole, ma un immensa amarezza. Kakashi si sporse appena per poterlo osservare meglio, incuriosito.
    “Avevi paura?” pose tale domanda sena nemmeno pensarci. Vide Tenzo mordicchiarsi il labbro inferiore, indugiare qualche istante prima di rispondere.
    “Sì, molta…” socchiuse appena le palpebre, per poi inspirare. Sempre guardando un punto fisso in quel buio.
    “Ma poi mi sveglio, vedo la luce davanti a me, e capisco che è stato solo un brutto sogno e niente altro!” C’era qualcosa di incredibilmente ingenuo in lui mentre lo diceva, Kakashi ne rimase abbagliato, sconcertato addirittura.
    “Capisco di essere vivo! Sì, adesso mi sento davvero vivo, e lo devo anche a te senpai…” finalmente si voltò verso Kakashi, sorridendo a lui stavolta. Un dolce sorriso pieno di gratitudine.
    Kakashi sgranò appena l’occhio scuro, felice. In quell’istante, il suo cuore fu avvolto da un piacevole tepore.
    “Io non ho fatto nulla, sei tu l’artefice del tuo destino…” e mentre lo diceva si coricava su un fianco, dando le spalle a Tenzo.
    “Senpai…”
    “Sì?”
    “Ecco, se dovessi fare dei brutti sogni… sappi che io sarò accanto a te!” Stavolta era così convinto di quel che affermava, da stringere addirittura i pugni. Dio, come faceva tenerezza. Anche pò ridere.
    “Eh?!” Kakashi si era voltato di nuovo, con un espressione stranita. Tenzo andò nel panico, iniziando a gesticolare, le guance tinte di rosso.
    “Insomma… quel che voglio dire è che non sei solo! Ecco, tu puoi contare su di me, sempre!”
    Forse non avrebbe dovuto, ma non resistette. Dalla gola di Kakashi sgorgò una bella risata. Una sana, liberatoria risata che cancellò ogni traccia di incubi. Tenzo avrebbe voluto sotterrarsi dalla vergogna invece.
    “Fa tanto ridere quel che ho detto?!”
    La faccia di Tenzo era deformata da un broncio, quasi abbacchiato. Kakashi allora smise di ridacchiare e tornò serio.
    “No, affatto! E’… molto bello quello che hai detto…” Cercava le parole giuste, avrebbe voluto dire qualcosa di più significativo, ma c’era solo una frase che gli sembrò adatta a quel punto.
    “Ti ringrazio, Tenzo…”
    Il sorriso che ne conseguì, valse tutta la chiacchierata.
    “Dai, ora dormiamo! Domani ci aspetta una missione difficile!”
    “Sì, senpai!”

    Poco prima di crollare fra le braccia di Morfeo, Kakashi ripensò alle parole dell’amico. Era stato davvero gentile, a modo suo aveva tentato di risollevarlo. Confidandosi con lui, non facendogli pesare il fatto di averlo colto in un momento di enorme debolezza.

    “Quel che voglio dire è che non sei solo!”

    Per Kakashi, quelle parole furono un vero balsamo per l’anima. Dopo tanto tempo, poteva dire di avere nuovamente una persona su cui contare.

    END
     
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    Dolci patatinciuffolini miei :wub: :wub: voglio mangiucchiarvi di baci e farvi tante coccole!
    ...
    Ehm ehm, ricomponiamoci.

    Kakashi vivrà sempre quell'incubo e continuerà a sentirsi in colpa per tanti, tanti anni... lo sappiamo com'è fatto. Si tiene tutto dentro, non vuole far pesare la sua debolezza e la sua sofferenza su qualcuno, si isola aumentando il dolore.
    A volte però può far bene condividerlo con qualcuno, specie se è qualcuno che deve sopportare il peso della solitudine come noi.
    Kakashi e Tenzo hanno modi differenti di affrontare il dolore: il primo lo vive costantemente come una colpa e sembra che non voglia uscirne, perché vuole espiare, l'altro... beh, sa che non ha colpe per il modo in cui è vissuto e tutto ciò che vuole fare è lasciarselo alle spalle, sopravvivere... andare avanti verso la luce.
    Abbiamo appreso recentemente che uno dei requisiti fondamentali degli ANBU è avere dentro di sé l'oscurità, entrambi ce l'hanno, ma Kakashi senza dubbio in misura maggiore e quel poco di luce che può offrirgli Tenzo, così come la sua purezza e tenerezza (perché sarà pure un assassino, ma ha questo pregio di ispirare una grandissima tenerezza, dolce lui ♥) può essergli di conforto, così come lui può essere qualcosa cui aggrapparsi per il collega più giovane.
    È difficile dimenticare la frase che dice il piccolo Kinoe, ovvero. quando sei da solo pensi solo a morire, ma quando c'è qualcuno con te pensi a sopravvivere.
    Direi che è proprio adatta alla situazione!

    Giò, le tue storie sono dolci, semplici, scorrevoli... ma mi invogliano a riflettere tanto! Sui personaggi, sulle loro relazioni, ma anche così in generale... quindi grazie.
    E in più stai sfornando a macchinetta, brava brava! *w*
     
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    Sono felice che ti sia piaciuta Light! ♥ Tutto merito della canzone, fa riflettere sempre anche a me in qualche modo... Spero di continuare a scrivere pure io guarda, mi sto divertendo molto! ^ ^
     
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    Ma certo che mi è piaciuta! A parte il fatto che le tue storie sono sempre una certezza, ma loro due... sono i miei cuoricini! u_u
     
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    La fic è semplice, senza troppe pretese, ma carina. Ci mostra uno spaccato intimo e dolce, che hai saputo descrivere bene. Per i miei gusti è poco approfondita, ma il mio problema è che amo i pappone angst... quindi questa è solo una questione di gusto personale. Ci stanno anche, a volte, le shottine brevi così, un po'...spensierate! Mi è piaciuto il finale. Kakashi che scopre di avere, dopo tanto tempo, qualcuno vicino, qualcuno a cui potrebbe affezionarsi di nuovo... Non è poi così banale come cosa, perché il primo vero amico che il copia ninja si fa dopo la morte di Rin, non contando Gai, Asuma, Kurenai e Genma, è proprio Tenzo. Ma è un'amicizia che sarà sempre diversa, perché essere un Anbu è un altro paio di maniche (come si vede nell'ultimo episodio in cui c'è anche Itachi. Episodio che ho amato fortissimo, per altro!). Che dire? Molto carina...dacci una long, grazieeeee <3 hahahahah
     
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    Ti ringrazio Urd! Il mio problema è che se provo a scrivere long fic mi perdo, seriamente, arrivo pure ad annoiarmi e finisco con l'abbandonare lì la storia! XD Io sono più per le one shot-drabble, ho tentato anche in passato a fare delle long ma non hanno riscosso pareri positivi da chi le ha lette! Non sono in grado di sostenere una long fic o di scendere in descrizioni molto approfondite, non ho molto talento e faccio fatica io stessa mentre le scrivo... U__U '
     
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5 replies since 7/4/2014, 12:10   81 views
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